Giovanni Pronzato
Seguo la natura senza poterla afferrare; questo fiume scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente.
(Claude Monet)
Giovanni Pronzato è nato a Genova dove risiede ed opera.
L’opera e l’attività sono richiamate da diversi testi specializzati.
Fra i tanti si citano il ”Comanducci terza edizione”, il “Quadrato” ed il “Dizionario degli Artisti Liguri” edizioni De Ferrari.
“Dipingere è l’atto emozionale che sento sempre verso il soggetto (sia esso la natura, un paesaggio o altro). Mi accosto quindi alla tela, provando a trasmettere l’emozione che mi detta l’istinto in quel determinato momento.
Sono solito inserire il soggetto disegnandolo direttamente con il pennello; coloro la superJcie con tonalità uguali, sia calde che fredde, risaltando i toni contrastanti che la natura mi detta. Disegnare il soggetto con il pennello, e non prima a matita, fa si che il dipinto acquisti più volume e attribuisce al colore più musicalità. Questa tecnica ci viene tramandata dai coloristi veneti.
Naturalmente, nel dipingere, tengo ben presente i vari toni colore che devono essere tutti accordati in un reciproco rapporto appunto “musicale”, considerando però sempre l’influenza importantissima del cielo in quel momento.
Guardando un dipinto non ci può essere un colore che catturi lo sguardo dello spettatore in un solo punto, la vista deve spaziare in modo delicato su tutto il dipinto; occorre quindi correggere quelle discordanze nel soggetto, dovute a forme troppo appariscenti, regolando colori e toni armoniosamente ed ottenendo così una visione intonata, corretta e godibile.”